Un sistema di comunicazione Aumentata e Avanzata
per i pazienti ricoverati in Terapia Intensiva e le loro famiglie
Immagina di essere appena stato operato e di essere ricoverato in ospedale, fermo in un letto, impossibilitato a parlare e muoverti.
Ora, immagina il sollievo di poter comunicare di nuovo:
poter dire come ti senti,
poter fare una domanda al medico,
poter dire “ti voglio bene” ai tuoi figli,
poter semplicemente salutare chi ti viene a trovare.
Noi è questo sollievo ciò che vogliamo rendere possibile.
Perché comunicare non è un lusso, è una necessità umana. È dignità. È cura.
In un letto d’ospedale c’è chi non può più parlare. Le parole si fermano, i pensieri rimangono intrappolati, le emozioni non trovano una via per arrivare agli altri. Quel silenzio è doloroso, per il paziente stesso, per i familiari, per i medici e per tutto il personale di cura.
Per molte persone con gravi patologie neurologiche – pazienti in terapia intensiva, persone con malattie neuromuscolari, esiti di gravi traumi o ictus – questa è la realtà quotidiana
Il nostro progetto nasce per restituire una voce a loro: a chi, una voce, non ce l’ha più.
Una voce fatta di parole, immagini, emozioni condivise.
Una voce che riporti queste persone al centro della relazione, che le faccia sentire parte del mondo.
Una voce che ci renda, davvero, più vicini.
Una tecnologia che connette
Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche intende dotare i reparti di rianimazione, terapia intensiva e le aree di degenza neurologica di un sistema innovativo di Comunicazione Aumentata e Avanzata (CAA).
Il sistema è pensato per pazienti ricoverati in ospedale che, a causa di patologie neurologiche, traumi, interventi chirurgici o condizioni post-operatorie, hanno perso temporaneamente o permanentemente la capacità di comunicare.
Scopri il sistema di comunicazione
Cos’è il dispositivo CAA?
Il sistema di Comunicazione Aumentata e Avanzata è un dispositivo medico certificato, semplice ma rivoluzionario, che permetterà ai pazienti che non possono parlare o scrivere di comunicare attraverso il movimento.
Com’è composto?
Il dispositivo è composto dalle seguenti parti:
- un sensore inerziale che rileva anche i più piccoli movimenti residui del paziente (testa, mano, piede, dito);
- un tablet dedicato con interfaccia semplice e intuitiva;
- un software intelligente che traduce i segnali in parole, immagini e frasi.
Come funziona?
L’uso del dispositivo è molto semplice: è sufficiente un piccolo movimento della testa, di una mano o di un dito perché il sistema lo rilevi e lo traduca in parole, immagini e frasi. Dopo una breve fase di apprendimento, anche chi si trova in una condizione di grave compromissione comunicativa potrà tornare a interagire con chi lo circonda.
Chi può beneficiarne?
Questo dispositivo rappresenta un vantaggio concreto per pazienti, operatori sanitari e familiari. È pensato per supportare persone in condizioni di grave compromissione comunicativa, in particolare pazienti ricoverati in terapia intensiva, persone affette da gravi patologie neurologiche, soggetti con malattie neuromuscolari, persone con esiti di gravi traumi cranici o ictus.
Cosa permette di fare?
Il sistema di Comunicazione Aumentata e Avanzata consentirà di esprimere pensieri, porre domande ai medici, comunicare con avvocati o notai per questioni urgenti, e soprattutto dialogare con la propria famiglia, con le persone care, con i propri figli.
Che impatto ha sulla vita dei pazienti?
Questo dispositivo rappresenta un vantaggio concreto per pazienti, operatori sanitari e familiari. In un momento di estrema vulnerabilità, in cui la comunicazione è spesso compromessa, offre uno strumento fondamentale di rassicurazione, sollievo e connessione umana. La possibilità di esprimersi, anche attraverso un piccolo movimento, consente al paziente di ritrovare la propria voce e il conforto di comunicare, anche in assenza di parola, ristabilire un legame chiaro e diretto con il personale medico, e mantenere una relazione viva e significativa con i familiari.
È una tecnologia che restituisce dignità, autonomia e presenza. Un fattore distintivo per ritornare a comunicare, per non restare in silenzio, per essere compresi e ascoltati.